Cosa vedere a Nocera Superiore
Nocera Superiore è una città ricca di storia, cultura e tradizione, che si trova tra i Monti Lattari in provincia di Salerno e nasconde tanti piccoli tesori da scoprire durante le vacanze e i weekend fuori porta. Ma quali sono le principali attrazioni da vedere in questa straordinaria città millenaria?
In questa breve guida ti porteremo con noi in un viaggio lungo la storia di Nocera Superiore e nei luoghi storici e culturali che contraddistinguono questa speciale città della valle dell’Agro Nocerino-Sarnese.
STORIA DI UN LUOGO MILLENARIO
La storia di Nocera Superiore si intreccia per buona parte con quella della città di Nocera Inferiore (fino all’autonomia amministrativa del 1851): sono spesso definite come le due facce di un’unica moneta, la cui leggenda è tramandata da secoli.
La storia narra che attorno al VI secolo a.C. le popolazioni Osche si stabilirono nel territorio localizzato tra le frazioni di Pareti e di Pucciano, dando vita al primitivo insediamento di Nuceria.
Il luogo fu scelto per la sua prossimità a sorgenti d’acqua, fondamentali per le persone e per gli animali, e per un retroterra fertilissimo e protetto dai venti, in quanto posizionato all’interno di una valle.
Al suo massimo splendore, Nuceria divenne famosa per la sua prosperità economica e per la sua cintura muraria che la rese inespugnabile contro le varie dominazioni e guerre avvenute in quei territori.
La città, però, subì le conseguenze del terremoto e dell’eruzione dell’area vesuviana del I secolo d.C. che distrussero Pompei ed Ercolano e la sua economia faticò a riprendere i ritmi precedenti alle catastrofi.
Ciò portò Nuceria a soccombere prima ai Longobardi, poi al Principe di Benevento e infine fu rasa al suolo da Ruggero II, che assediò la città per oltre quattro mesi.
Riedificata, assunse una nuova forma composta da tanti casali e villaggi, che con il tempo si ingrandirono e divennero delle vere e proprie cittadine.
Durante le varie dominazioni furono create nuove strutture amministrative: inizialmente vennero istituiti solo quattro municipi e poi, sul finire del XVI secolo, ne furono fondati altri sette (Nocera Corpo, Nocera San Matteo, Nocera tre Casali, Barbazzano, Pagani, Sant’Egidio e Corbara).
Nel 1807, a seguito dell’abolizione del sistema amministrativo basato sulle Università, i municipi divennero Comuni e nel 1851 le quattordici frazioni componenti Nocera Corpo chiesero e ottennero l’autonomia, diventando così la città odierna di Nocera Superiore.
L’ARCHEOLOGIA A NOCERA SUPERIORE
Grazie alla sua millenaria storia, Nocera Superiore possiede molte attrazioni storiche, tra cui l’area archeologica in cui sono presenti il Teatro Ellenistico-Romano e la Domus del Decumano.
Il Teatro Ellenistico-Romano risale alla seconda metà del II secolo a.C. e offre ai visitatori delle preziose testimonianze della ricca tradizione teatrale dell’Antica Roma, che si era diffusa rapidamente anche nella città di Nuceria.
La sua particolare struttura, emersa durante gli scavi, evidenza la speciale maestria architettonica del tempo, che rendeva l’arte scenica ancora più protagonista di storie e spettacoli.
Questo gioiello archeologico riporta indietro nel tempo il visitatore, che può scoprire come i cittadini di Nuceria vivevano il divertimento e la socialità durante l’epoca romana.
La Domus del Decumano, invece, rappresenta uno spaccato sulla vita e sull’architettura della città di Nuceria.
Il sito, che fu scoperto nel 1979, è composto dai resti di una domus romana risalente al I-II secolo d.C. e di uno dei decumeni cittadini, assi stradali che dividevano la città in quartieri.
La domus segue lo schema tipico delle antiche case romane e ciò che è emerso dagli scavi, sono gli ambienti situati al lato occidentale della struttura, con mosaici e tracce di affreschi, e metà della vasca in marmo dell’atrio centrale.
Il decumano si presenta in tutta la sua bellezza, mostrando ancora i segni dei carri e del passaggio dei cittadini di Nuceria.
Caratterizzato da grossi basoli di pietra, il Decumano Inferiore presenta marciapiedi ampi e rialzati e dei grandi blocchi ovoidali che venivano utilizzati per l’attraversamento pedonale.
Questo sito archeologico, assieme agli altri reperti storici recuperati durante gli scavi degli anni ’70-‘80, sono una chiara testimonianza di come la città di Nuceria fosse un luogo prospero e con una struttura cittadina consolidata.
NOCERA SUPERIORE E I MONUMENTI RELIGIOSI
Tra le cose da vedere a Nocera Superiore ci sono molti luoghi di culto di una bellezza straordinaria, che raccontano la particolare storia di questa città.
Il Battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore, noto anche come Rotonda, è uno di questi: eretto nell’area orientale della città di Nuceria nel VI secolo, oggi fa parte del complesso monumentale di Santa Maria Maggiore, assieme alla Cappella di Santa Caterina.
Composto da due ambienti concentrici, è il simbolo di un’architettura e di una storia religiosa unica nel suo genere: richiama sia il mausoleo di Santa Costanza a Roma, sia alcuni edifici coevi orientali e africani.
Anche dopo 1500 anni dalla sua costruzione, il Battistero paleocristiano affascina tanti visitatori, che ogni anno vengono ad ammirare la sua maestosità e si fanno trasportare dalle tante leggende che coinvolgono la sua realizzazione.
La Basilica di Materdomini è, invece, uno dei luoghi di culto più belli della nostra Regione, la cui storia si intreccia tra leggende e manoscritti antichi: si narra che nel luogo in cui sorge sia avvenuto un miracoloso ritrovamento dell’immagine di Maria.
Chiamata anche Santuario dell’Assunta o Santuario di Materdomini, fu gravemente danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruita nel 1947, mantenendo la sua straordinaria bellezza.
Al suo interno sono conservate opere artistiche di grande valore, diversi reliquiari di Santi e altri oggetti preziosi di valore artistico e religioso inestimabile.
Le attrazioni e monumenti storici e culturali di Nocera Superiore raccontano le varie vite vissute da questa città e sono delle mete perfette per chi ama conoscere la storia e la tradizione del nostro territorio.
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